E’ sicuramente nella zona lo stato più facile da visitare: buone strade, buone accomodazioni, facilità organizzative… un’inconsueta disponibilità e curiosità verso il viaggiatore fanno il resto.
Samarcanda, Bukhara e Khiva risuonano ancora del frastuono delle città che furono, popolate di schiavi, avamposti sul percorso dell’antica e ricca Via della Seta, che collegava la Persia con la Cina e con l’India.
La Valle di Fergana, in comune tra i confini Uzbeko, Tagiko e Kirghizo, con le sue attività industriali (lo stabilimento della sudcoreana Daewoo, che riempie di auto tutta la repubblica, un pò Torino anni ’60) ed artigianali (la ceramica, il mistero della produzione della seta a partire dall’allevamento dei bachi), al momento non è più quel punto caldo conosciuto per aver dato i natali all’estremismo islamico in Asia centrale.