Il crollo dell’Unione Sovietica ha lasciato questa repubblica piccolissima e non ancora sviluppata in una sorta di limbo, apparentemente priva delle risorse per sopravvivere da sola. Per questo è da apprezzare lo sforzo che sta compiendo per incoraggiare il turismo responsabile e sostenibile a basso costo, con opportunità insuperabili per eplorare le montagne ed i pascoli a piedi, a cavallo o in fuoristrada, fra i paesaggi più entusiasmanti e incontaminati del mondo (il Pamir è il nodo orografico da cui si dipartono le più alte catene montuose del pianeta, tra cui il Karakoram e l’Himalaya a sud, l’Hindu Kush a ovest ed il Tian Shan a nord-est) ed incontrando la cordialità della sua gente, con famiglie che offrono nella loro yurta ospitalità per la notte oppure anche solo una tazza di tè ed una ciotola di yogurt di yak appena fatto (che poi è tutto quanto possono offrire).
Pellicola TMax100 sviluppata in Ilfotec DD-X Accampamento kirghizo nella valle del Pamir (Tagikistan) presso la sorgente di Ak-Balik (Pesce Bianco). Pellicola TMax100 sviluppata in Ilfotec DD-X Accampamento kirghizo nella valle del Pamir (Tagikistan) presso la sorgente di Ak-Balik (Pesce Bianco) Murgab (Tagikistan), città metà tagika metà kirghiza. Facilitazioni Murgab (Tagikistan), città metà tagika metà kirghiza. Facilitazioni Murgab (Tagikistan), città metà tagika metà kirghiza. Tipico copricapo kirghizo Dintorni di Sary Tash Dintorni di Sary Tash Dintorni di Sary Tash Bazar con i tipici copricapi in feltro