Torino: vecchie forme architettoniche (archeologia industriale); 2007
Ci colleghiamo idealmente al dossier “Nuove forme architettoniche a Torino”; 2007
dove mostriamo quelle architetture contemporanee che stanno rinnovando il tessuto urbano della (ex?) capitale dell’auto, volendo invece qui richiamare quelle opere di architettura che hanno caratterizzato il passato industriale di Torino e che ora vengono tutelate o destinate a nuova vita. La prima parte delle fotografie è dedicata alle Officine Grandi Riparazioni Ferroviarie, costruite tra il 1885 ed il 1995, che furono destinate alla manutenzione di locomotive e vagoni. L’area che ricoprono è molto grande (circa 190 mila metri quadri) e sarà adibita a spazio dedicato ad ospitare eventi culturali a partire dal 2008, quando Torino sarà Capitale Mondiale del Design e ospite del Congresso Mondiale degli Architetti.
Attualmente (fine 2007) siamo nella fase pre-restauro, che inizierà nel 2008, e quindi al momento si ha l’impressione di entrare in un posto abbandonato e magico, in cui il tempo si è fermato. Le officine erano un luogo oscuro dove entravano i treni, dopo la chiusura sono diventate sede di rave e ricovero per senzatetto, ora sono protagoniste di un nuovo grande cambiamento, nell’ambito delle continue trasformazioni delle città. In questo dossier documenteremo anche i prossimi sviluppi di queste strutture.
Una seconda parte è dedicata ai Docks Dora; cita la targa posta al loro ingresso: ‘A ridosso esterno della cinta daziaria, nel 1912 sono costruiti i nuovi depositi di smistamento merci lungo la ferrovia per Milano. Questi sostituiscono lo scalo di Corso Dante, diventato piccolo e troppo centrale rispetto al nuovo piano di sviluppo urbanistico. La data 1912 campeggia sulla portineria dei tre padiglioni paralleli, edificati con un sistema in calcestruzzo armato. Di due piani ciascuno con tetto piatto, negli ultimi anni sono stati trasformati in aree d’intrattenimento e uffici.’